Si scrive AVIS si legge VITA.

Lo sapeva bene Vittorio Formentano, giovane EMATOLOGO 30enne fondatore nel lontano 1927 a Milano della grande sigla associativa.

Vedendo morire una giovane partoriente a causa di una emorragia e dopo aver affrontato l’impossibilità di trovare un donatore di sangue a lei compatibile, rivolse un appello accorato a dei donatori di sangue volontari: ad esso risposero prontamente ben 17 persone.

Il suo impegno, la sua sensibilità, le sue competenze mediche sono state le fondamenta per la costruzione della grande famiglia AVIS al cui interno si assiste ad un intreccio incredibile di vite che pur non sfiorandosi direttamente rimangono unite da un legame di “sangue” indissolubile.

L’esempio di Formentano ha animato i tantissimi gruppi AVIS presenti sul territorio Nazionale e sulla scia di esso è stata costruita un’identità forte e ben definita di questa grande realtà associativa dove DONARE SANGUE significa donare Vita.

Lo stesso spirito ha determinato la nascita della sezione AVIS Acireale: era il 25 Marzo 1977 quando Antonino Seminara, Salvatore Finocchiaro, Giuseppe Vasta, Orazio Massimino e Domenico Scudero, sollecitati dal dott. Ennio Romano, dall’avv. Valerio Battaglia e da altri volontari dell’AVIS Catania, firmarono l’atto costitutivo dell’Associazione che ebbe come prima sede Via Fabio n.1.

Il primo periodo storico non fu per niente facile per la neonata realtà avisina acese come ricorda il Preside Casimiro Nicolosi, colonna portante dell’esordio associativo, sia per la ricerca di spazi operativi che per la maturazione di nuovi progetti tra incomprensioni e polemiche di troppo.

Ma si sa, chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come.

E fu così che l’allora presidente Arch. Antonino Seminara portò la sezione di Acireale a spiccare il volo in un’epoca in cui la donazione mercenaria era ancora diffusissima e l’impegno di giovani volontari non era sicuramente gradito agli avvoltoi che si aggiravano nelle astanterie degli ospedali.

“Trasfondere” la “gioia della donazione”, riuscire a promuovere la cultura del dono del sangue gratuito, volontario e soprattutto sicuro è stato dunque un percorso lungo e particolarmente travagliato che non ha però scoraggiato mai il nutrito gruppo avisino venutosi a creare.

Un’azione di propaganda estesa alle famiglie, alla scuola, alle aziende, alla città intera e che nel tempo, passo dopo passo ha portato alla costruzione di un sentire condiviso.

Decisivo l’appoggio della struttura ospedaliera “Santa Marta” che accolse l’AVIS come qualcosa di “suo” favorendone la crescita così come il supporto degli istituti scolastici della città che dopo un’iniziale fase di diffidenza accolsero e abbracciarono l’iniziativa della donazione promuovendola tra i giovani studenti.

La nuova sede di Corso Savoia a cui si è giunti nel 2002 è stata lo scenario degli anni più intensi dell’attività associativa, quelli in cui si sono susseguiti donatori e donazioni con una crescita inarrestabile, segnale chiaro e fortissimo dell’impronta lasciata nella coscienza cittadina di giovani e meno giovani.

Il primo ventennio di storia AVISINA ACESE si conclude con una straordinaria conquista: quella dell’autoemoteca, dono della Regione Siciliana che permise finalmente di poter gestire la raccolta sangue in autonomia senza il bisogno di rivolgersi a terzi. Un traguardo che conferì importanza e rispettabilità alla sezione acese.

Gradualmente l’AVIS Acireale ha conquistato la sua autonomia di raccolta e soprattutto ha creato un terreno fertile su cui sono sbocciate anno dopo anno centinaia di donazioni. Da poco più di 50 unità nel 1978 alle 1450 del 2006. Un impegno senza sosta per garantire i risultati raggiunti e favorire il perseguimento di nuovi obiettivi di crescita.

AVIS Acireale ha gradualmente conquistato una posizione di eccellenza nel mondo del volontariato locale e provinciale principalmente portando avanti iniziative solidaristiche oltre il concetto di DONO del sangue in senso stretto: basti pensare alle campagne TELETHON, all’adozione a distanza di ragazzi della Guinea-Bissau, ai rapporti con il centro Trasfusionale dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania, alla collaborazione col Centro Servizi del Volontariato ETNEO.

Gare sportive, feste del donatore, campagne promozionali, numeri in forte trend positivo. Anni d’oro quelli che accompagnano l’AVIS Acireale verso una nuova sfida: quella dell’istituzione del Sistema Qualità e dell’acquisizione del titolo di Unità di raccolta Sangue Fissa e mobile.

Un percorso tortuoso, insito di difficoltà a cui si è sommato il tragico incendio della sede di Corso Savoia avvenuto nel 2012. Evento drammatico che ha segnato uno spartiacque nella storia della sezione acese e che ha accelerato lo spostamento verso l’attuale sede operativa di Via delle Terme 32/f.

Nel 2016 al via le procedure di PlasmaFeresi, requisiti tecnologici e strutturali sempre più rigorosi, formazione e maggiore competenza del personale, sinergia nei rapporti con il Centro Trasfusionale di riferimento, programmazione dell’attività di raccolta, crescita continua.

Oggi l’AVIS Acireale è la seconda sezione della provincia di Catania per numero di unità raccolte e per numero di soci donatori.

Un dato che conferisce prestigio ad una realtà che ha mosso gradualmente ma egregiamente i suoi passi per arrivare lontano, conquistando e mantenendo quel ruolo privilegiato di mediazione tra due grandi realtà: quella dei donatori e dei riceventi.

Dai il meglio di te stesso”, lo slogan che da sempre identifica l’AVIS Acireale. E se fatichi ad afferrarne il significato profondo, osserva chi invece ha già iniziato a farlo… Il miglior insegnamento è l’Esempio.

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